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Raschera DOP

Dal punto di vista storico la prima testimonianza dell’esistenza di questo formaggio risale al 1400, quando un signorotto del luogo esigeva per il pagamento dell’affitto “alcune forme di quel buon formaggio che lassù si fa”, da parte dei pastori che “menano le loro mucche pascolar l’erba del prato Raschera”. Il suo nome deriva dall’Alpe Raschera presso il Monte Mongioie nel Comune di Magliano Alpi.
SCHEDA TECNICA
  • icon_denominazione

    DENOMINAZIONE:

    Raschera DOP

  • icon_zonaa

    ZONA DI PRODUZIONE:

    Piemonte: provincia di Cuneo

  • icon_tipologia

    TIPOLOGIA:

    formaggio semigrasso o grasso a pasta cruda, semidura, con occhiatura fine e media ben distribuita

  • icon_latte

    LATTE:

    vaccino, eventualmente termizzato e addizionato con piccole aggiunte di latte pecorino e/o caprino, talvolta parzialmente scremato anche per affioramento e inoculato con fermenti lattici e/o innesti naturali.

  • icon_latte

    CROSTA:

    non edibile, sottile, di colore grigio e/o rossastro a volte con riflessi giallognoli, elastica, liscia e regolare, a volte con chiazze rossastre sugli scalzi, accentuate con la stagionatura

  • icon_stagionatura

    STAGIONATURA:

    periodo minimo di 1 mese

  • icon_produzione

    PRODUZIONE:

    annuale, estiva (alpeggio)