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Marchi di tutela e garanzia

I marchi di tutela della qualità sono certificazioni attribuite a prodotti agricoli e alimentari di specifiche qualità e caratteristiche nella Comunità Europea (DOP, IGP, STG). Esistono anche altri marchi di qualità con origine in Italia come DOC, DOCG, IGT. Tutte le certificazioni devono essere una ulteriore garanzia sulla qualità del prodotto.

Marchi di tutela d’origine dell’Unione Europea

D.O.P.

Denominazione di origine protetta

Identifica un prodotto:
  1. originario di un luogo, regione o, in casi eccezionali, di un paese determinati;
  2. la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico ed ai suoi intrinseci fattori naturali e umani;
  3. le cui fasi di produzione si svolgono tutte nella zona geografica delimitata.
L’ambiente geografico comprende sia fattori naturali (clima, caratteristiche ambientali), sia fattori umani (tecniche di produzione tramandate nel tempo, artigianalità, savoir-faire) che, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori di una determinata zona produttiva.

I.G.P.

Indicazione Geografica Protetta

«Indicazione Geografica Protetta» è un nome che identifica un prodotto:
  1. originario di un determinato luogo, regione o paese;
  2. alla cui origine geografica sono essenzialmente attribuibili una data qualità; la reputazione o altre caratteristiche;
  3. la cui produzione si svolge per almeno una [e non tutte come per le D.O.P.] delle sue fasi nella zona geografica delimitata.
Non vi sono formaggi I.G.P. bergamaschi, ma sono I.G.P. altre produzioni orobiche: cotechino di Modena, mortadella di Bologna, salame di Cremona, zampone di Modena.

S.T.G.

Specialità Tradizionale Garantita

Marchio che salvaguarda i metodi di produzione e ricette tradizionali, aiutando i produttori di prodotti tradizionali a commercializzare i propri prodotti e a comunicare ai consumatori le proprietà che conferiscono alle loro ricette e ai loro prodotti tradizionali valore aggiunto. Un nome è ammesso a beneficiare della registrazione come Specialità Tradizionale Garantita se designa uno specifico prodotto o alimento:
  1. ottenuto con un metodo di produzione, trasformazione o una composizione che corrispondono a una pratica tradizionale per tale prodotto o alimento;
  2. ottenuto da materie prime o ingredienti utilizzati tradizionalmente.
Unici prodotti S.T.G. italiani sono la mozzarella e la pizza napoletana.
Tradizionale

L’uso comprovato sul mercato nazionale per un periodo di tempo che permette di tramandare le conoscenze da una generazione all’altra; tale periodo deve essere di almeno trenta anni.

Specificità

In relazione a un prodotto, le modalità di produzione specifiche che lo distinguono nettamente da altri prodotti simili della stessa categoria.

Prodotti trasformati

Prodotti alimentari ottenuti dalla trasformazione di prodotti non trasformati. I prodotti trasformati possono contenere ingredienti necessari alla loro lavorazione o per conferire loro caratteristiche specifiche.

D.O.P. Denominazione di origine protetta

Identifica un prodotto:

  1. originario di un luogo, regione o, in casi eccezionali, di un paese determinati;
  2. la cui qualità o le cui caratteristiche sono dovute essenzialmente o esclusivamente ad un particolare ambiente geografico ed ai suoi intrinseci fattori naturali e umani;
  3. le cui fasi di produzione si svolgono tutte nella zona geografica delimitata.

L’ambiente geografico comprende sia fattori naturali (clima, caratteristiche ambientali), sia fattori umani (tecniche di produzione tramandate nel tempo, artigianalità, savoir-faire) che, combinati insieme, consentono di ottenere un prodotto inimitabile al di fuori di una determinata zona produttiva.

I.G.P. Indicazione Geografica Protetta

«Indicazione Geografica Protetta» è un nome che identifica un prodotto:

  1. originario di un determinato luogo, regione o paese;
  2. alla cui origine geografica sono essenzialmente attribuibili una data qualità; la reputazione o altre caratteristiche;
  3. la cui produzione si svolge per almeno una [e non tutte come per le D.O.P.] delle sue fasi nella zona geografica delimitata.

Non vi sono formaggi I.G.P. bergamaschi, ma sono I.G.P. altre produzioni orobiche: cotechino di Modena, mortadella di Bologna, salame di Cremona, zampone di Modena.

S.T.G. Specialità Tradizionale Garantita

Marchio che salvaguarda i metodi di produzione e ricette tradizionali, aiutando i produttori di prodotti tradizionali a commercializzare i propri prodotti e a comunicare ai consumatori le proprietà che conferiscono alle loro ricette e ai loro prodotti tradizionali valore aggiunto.
Un nome è ammesso a beneficiare della registrazione come Specialità Tradizionale Garantita se designa uno specifico prodotto o alimento:

  1. ottenuto con un metodo di produzione, trasformazione o una composizione che corrispondono a una pratica tradizionale per tale prodotto o alimento;
  2. ottenuto da materie prime o ingredienti utilizzati tradizionalmente.

Unici prodotti S.T.G. italiani sono la mozzarella e la pizza napoletana.

 
Tradizionale

L’uso comprovato sul mercato nazionale per un periodo di tempo che permette di tramandare le conoscenze da una generazione all’altra; tale periodo deve essere di almeno trenta anni.

Specificità

In relazione a un prodotto, le modalità di produzione specifiche che lo distinguono nettamente da altri prodotti simili della stessa categoria.

Prodotti trasformati

Prodotti alimentari ottenuti dalla trasformazione di prodotti non trasformati. I prodotti trasformati possono contenere ingredienti necessari alla loro lavorazione o per conferire loro caratteristiche specifiche.

Marchi di garanzia e qualità

P.A.T.

Prodotti Agroalimentari Tradizionali

Il Ministero delle Politiche Agricole con la collaborazione delle Regioni aggiorna annualmente un elenco di prodotti alimentari che rispondono ai criteri stabiliti dall’articolo 1 del D.M. 350/98; in particolare:
  • le metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura sono consolidate nel tempo (minimo 25 anni);
  • le metodiche sono praticate in modo omogeneo per tutto il territorio interessato e secondo regole tradizionali.
L’Unione Europea vieta la registrazione di marchi collettivi che contengano un nome geografico. Il timore è infatti che si confondano con i prodotti D.O.P. e I.G.P. L’Elenco aggiornato della Regione Lombardia comprende 249 prodotti. Sono oltre 40 i prodotti P.A.T. esclusivi della bergamasca, tra cui i seguenti formaggi: Agrì, Bernardo, Branzi, Casolet, Fiurì o Fiurit, Formaggelle Val Brembana, Val Seriana e Val di Scalve, Formaggio Val Seriana, Latteria, Robiola bresciana, Stracchino Bronzone, Stracchino Orobico, Torta Orobica.

De.Co.

Denominazione Comunale di origine

Denominazione Comunale ideata da Veronelli. Si tratta di un certificato notarile contrassegnato dal Sindaco, a seguito di una delibera comunale, che certifica, con pochi e semplici parametri, il luogo di “nascita” e di “crescita” di un prodotto e il fatto che abbia un forte e significativo valore identitario per una comunità. Prodotti De.Co. bergamaschi: Mais Rostrato Rovetta, Patate Martinengo, Raviolo nostrano di Covo

Bergamo Città dei mille… sapori

Marchio di garanzia ideato e promosso dalla Camera di commercio di Bergamo assegnato a produttori agroalimentari attenti al rispetto della qualità e delle tradizioni gastronomiche bergamasche. Tutela:
  • Formaggi: Agrì, Branzi, Caprini de la Bergamasca, Formaggella della Valle di Scalve, Stracchino Bronzone, Torta Orobica, Erborinato Bergamasco.
  • Salumi: La loanghìna de la Bergamasca, Ol codeghì de la Bergamasca, Ol lard de la Bergamasca, La pansèta de la Bergamasca, ol Salàm de la bergamasca, Prosciutto crudo bergamasco Il Botto, testina bergamasca.
  • Primi piatti e dolci: Casonsèi de la Bergamasca, Scarpinòcc de Par, Polenta e Osèi, Torta del Donizèt, Turta de Tre.
  • Altri prodotti: Farina bramata della Bergamasca, Farina integrale, Birra, Scarola dei colli, miele

Presidio Slow Food

Slow Food è un Associazione internazionale no profit impegnata a ridare valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi. I Presidi Slow Food tutelano la biodiversità, i saperi, le produzioni ecosostenibili e un approccio etico al mercato. In Italia sono oltre 200 e coinvolgono oltre 1600 piccoli produttori: contadini, pescatori, norcini, pastori, casari, fornai, pasticceri. Nella bergamasca i presidi sono:
  • Agrì di Valtorta
  • Stracchino all’antica delle Valli Orobiche
  • Bitto storico
  • Sardela del lago d’Iseo
Scopri tutti i presìdi Slow Food

Formaggi Principi delle Orobie

L’Associazione Formaggi Principi delle Orobie (FPO) è stata costituita nel 2015 dopo un’incubazione nell’ambito della Fiera di San Matteo di Branzi e l’avvio di concrete iniziative comuni di promozione dei FPO e del territorio. L’associazione è strutturata quale rete di imprese aperta a tutti i produttori. Essa rappresenta sette produzioni di documentata storicità realizzate nelle provincie di Bergamo, Sondrio e Lecco nell’area delle Orobie, un territorio caratterizzato da una densa e diversificata presenza di prestigiose tecnologie e culture casearie che hanno contribuito in modo decisivo alla nascita del moderno caseificio lombardo e italiano. Il fine principale dell’Associazione non è la promozione commerciale quanto la valorizzazione delle risorse culturali, ambientali, umane delle Orobie, ovvero di quel patrimonio alla base delle vitali tradizioni agricole, pastorali e casearie di cui i FPO sono espressione.
P.A.T. Prodotti Agroalimentari Tradizionali

Il Ministero delle Politiche Agricole con la collaborazione delle Regioni aggiorna annualmente un elenco di prodotti alimentari che rispondono ai criteri stabiliti dall’articolo 1 del D.M. 350/98; in particolare:

  • le metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura sono consolidate nel tempo (minimo 25 anni);
  • le metodiche sono praticate in modo omogeneo per tutto il territorio interessato e secondo regole tradizionali.

L’Unione Europea vieta la registrazione di marchi collettivi che contengano un nome geografico. Il timore è infatti che si confondano con i prodotti D.O.P. e I.G.P.
L’Elenco aggiornato della Regione Lombardia comprende 249 prodotti.
Sono oltre 40 i prodotti P.A.T. esclusivi della bergamasca, tra cui i seguenti formaggi: Agrì, Bernardo, Branzi, Casolet, Fiurì o Fiurit, Formaggelle Val Brembana, Val Seriana e Val di Scalve, Formaggio Val Seriana, Latteria, Robiola bresciana, Stracchino Bronzone, Stracchino Orobico, Torta Orobica.

De.Co. Denominazione Comunale di origine

Denominazione Comunale ideata da Veronelli. Si tratta di un certificato notarile contrassegnato dal Sindaco, a seguito di una delibera comunale, che certifica, con pochi e semplici parametri, il luogo di “nascita” e di “crescita” di un prodotto e il fatto che abbia un forte e significativo valore identitario per una comunità.

Prodotti De.Co. bergamaschi: Mais Rostrato Rovetta, Patate Martinengo, Raviolo nostrano di Covo

Bergamo Città dei mille... sapori

Marchio di garanzia ideato e promosso dalla Camera di commercio di Bergamo assegnato a produttori agroalimentari attenti al rispetto della qualità e delle tradizioni gastronomiche bergamasche.

Tutela:

  • Formaggi: Agrì, Branzi, Caprini de la Bergamasca, Formaggella della Valle di Scalve, Stracchino Bronzone, Torta Orobica, Erborinato Bergamasco.
  • Salumi: La loanghìna de la Bergamasca, Ol codeghì de la Bergamasca, Ol lard de la Bergamasca, La pansèta de la Bergamasca, ol Salàm de la bergamasca, Prosciutto crudo bergamasco Il Botto, testina bergamasca.
  • Primi piatti e dolci: Casonsèi de la Bergamasca, Scarpinòcc de Par, Polenta e Osèi, Torta del Donizèt, Turta de Tre.
  • Altri prodotti: Farina bramata della Bergamasca, Farina integrale, Birra, Scarola dei colli, miele
Presidio Slow Food

Slow Food è un Associazione internazionale no profit impegnata a ridare valore al cibo, nel rispetto di chi produce, in armonia con ambiente ed ecosistemi. I Presidi Slow Food tutelano la biodiversità, i saperi, le produzioni ecosostenibili e un approccio etico al mercato.
In Italia sono oltre 200 e coinvolgono oltre 1600 piccoli produttori: contadini, pescatori, norcini, pastori, casari, fornai, pasticceri.
Nella bergamasca i presidi sono:

  • Agrì di Valtorta
  • Stracchino all’antica delle Valli Orobiche
  • Bitto storico
  • Sardela del lago d’Iseo

Scopri tutti i presìdi Slow Food

Formaggi Principi delle Orobie

L’Associazione Formaggi Principi delle Orobie (FPO) è stata costituita nel 2015 dopo un’incubazione nell’ambito della Fiera di San Matteo di Branzi e l’avvio di concrete iniziative comuni di promozione dei FPO e del territorio. L’associazione è strutturata quale rete di imprese aperta a tutti i produttori. Essa rappresenta sette produzioni di documentata storicità realizzate nelle provincie di Bergamo, Sondrio e Lecco nell’area delle Orobie, un territorio caratterizzato da una densa e diversificata presenza di prestigiose tecnologie e culture casearie che hanno contribuito in modo decisivo alla nascita del moderno caseificio lombardo e italiano.
Il fine principale dell’Associazione non è la promozione commerciale quanto la valorizzazione delle risorse culturali, ambientali, umane delle Orobie, ovvero di quel patrimonio alla base delle vitali tradizioni agricole, pastorali e casearie di cui i FPO sono espressione.

Marchi Ecologici

Agricoltura Biologica

Il logo UE dell’Agricoltura Biologica garantisce che gli alimenti ai quali esso si applica provengono da coltivazione o allevamento improntati alla salvaguardia delle risorse naturali e della biodiversità ed esclude che siano stati utilizzati pesticidi, fertilizzanti e Ogm. Considera l’intero ecosistema agricolo, sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, promuove la biodiversità dell’ambiente in cui opera ed esclude l’utilizzo di prodotti di sintesi e organismi geneticamente modificati. Non è un caso se molti sostengono che una dicitura sintetica più appropriata per l’agricoltura biologica avrebbe potuto essere agricoltura organica o agricoltura ecologica, espressioni che mettono in evidenza i principali aspetti distintivi dell’agricoltura biologica, ovvero la conservazione della sostanza organica del terreno e l’intenzione originaria di trovare una forma di agricoltura a basso impatto ambientale.
Agricoltura Biologica

Il logo UE dell’Agricoltura Biologica garantisce che gli alimenti ai quali esso si applica provengono da coltivazione o allevamento improntati alla salvaguardia delle risorse naturali e della biodiversità ed esclude che siano stati utilizzati pesticidi, fertilizzanti e Ogm.
Considera l’intero ecosistema agricolo, sfrutta la naturale fertilità del suolo favorendola con interventi limitati, promuove la biodiversità dell’ambiente in cui opera ed esclude l’utilizzo di prodotti di sintesi e organismi geneticamente modificati. Non è un caso se molti sostengono che una dicitura sintetica più appropriata per l’agricoltura biologica avrebbe potuto essere agricoltura organica o agricoltura ecologica, espressioni che mettono in evidenza i principali aspetti distintivi dell’agricoltura biologica, ovvero la conservazione della sostanza organica del terreno e l’intenzione originaria di trovare una forma di agricoltura a basso impatto ambientale.