Un ciclo di convegni e tavole rotonde per conoscere e approfondire i temi più importanti del mondo dei formaggi e, più in generale, della filiera agroalimentare italiana.
Attraverso le relazioni e le narrazioni di operatori ed esperti verranno presentati argomenti di interesse generale: turismo caseario, marketing territoriale, neuromarketing e “filosofia del cibo” sono solo alcuni dei temi che saranno trattati quest’anno.
Incontri e racconti è uno scambio di idee ed esperienze a cui ogni appassionato di formaggi non può fare a meno di partecipare.
"Le vie del latte": Presentazione "Primo Rapporto sul Turismo Caseario in Italia"
- 18:00
- Sala dei Giuristi, Piazza Vecchia
MODERA:
- Alberto Lupini, Direttore di Italia a Tavola
INTERVENGONO:
- Elena Carnevali, Sindaca Comune di Bergamo
- Roberta Garibaldi, Presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico
- Antonio Auricchio, Presidente AFIDOP
- Cesare Baldrighi, Presidente Origin Italia
- Dominga Cotarella, Presidente Terranostra
- Igino Morini, Responsabile Promozione Territoriale Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano
- Francesco Maroni, Presidente Associazione The Cheese Valleys le Tre Signorie e di progetto FORME
- Alberto Gottardi, Vicepresidente Progetto FORME
Abstract
Marketing territoriale e Paesaggi Rurali
- 12:00
- Sala dei Giuristi, Piazza Vecchia
INTERVENGONO:
- Federico Massimo Ceschin, Presidente SIMTUR
- Riccardo Cuomo, Direttore BMTI – Borsa Merci Telematica Italiana
- José Luis Rhi-Sausi, Responsabile Forum PIME – IILA
- Alessandra de Seneen, Segretario Generale INSOR – Istituto Nazionale di Sociologia Rurale
- Claudio Cecchinelli, Responsabile Segretariato UNESCO Comune di Bergamo
- Daniela Cavallo, Responsabile Marketing Territoriale PG&W
Abstract
Il convegno è dedicato alle tematiche del marketing territoriale, come strumento di conoscenza, coesione e valorizzazione degli asset che concorrono a creare il valore di un territorio nel suo insieme, includendo in esso i beni materiali e immateriali, la storia, i saperi tradizionali, i prodotti tipici, le persone stesse che lo abitano e che ne plasmano lo sviluppo.
Un focus sarà dedicato all’istituzione del Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico creato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e gestito in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale, delle Pratiche Agricole e delle Conoscenze Tradizionali.
Di ulteriore interesse il confronto con modelli ed esperienze internazionali testimoniate dalla rete delle Città Creative Unesco, in particolare il cluster della Gastronomia, e dall’opera di IILA, Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana che promuove la cooperazione e l’interscambio tra l’Italia e tutti i Paesi dell’America Latina.
Come promuovere e valorizzare i prodotti caseari con le neuroscienze: il caso del formaggio Ol Minadùr
- 15:00
- Sala dei Giuristi, Piazza Vecchia
INTERVENGONO:
- Vincenzo Russo, Professore Ordinario di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing IULM
- Andrea Colombo, AD di Cortilia
- Giovanna Prandini, Presidente ASCOVILO
- Fabio Bonzi, Sindaco Comune di Dossena
- Maria Cristina Crucitti, The Cheese Storyteller
Abstract
Come fanno i consumatori a scegliere un formaggio? Sia la letteratura scientifica che l’esperienza sul campo dimostra che la decisione di acquisto di un prodotto caseario in un negozio tipico, al supermercato, al ristorante o sul web, è, spesso, guidata da “scorciatoie”, ovvero da esperienze pregresse o da meccanismi di facilitazione della decisione, come per esempio la marca, il prezzo, la gradevolezza dell’etichetta, la forma o il colore del packaging.
Dagli anni Settanta in poi gli studi offerti dall’economia comportamentale e dalle neuroscienze hanno dimostrato che gli esseri umani, lungi dall’essere esclusivamente razionali, si lasciano guidare dalle dinamiche affettive nei processi decisionali, razionalizzando e giustificando con la ragione ciò che è stato in realtà scelto e preferito con l’emozione. Insomma “non siamo macchine pensanti che si emozionano, ma macchine emotive che pensano”. In questo panorama l’educazione del consumatore nei confronti di una categoria tanto particolare come quella dei formaggi tradizionali è piuttosto ridotta e la comunicazione nel settore caseario è ancora fragile e frammentata. Quest’ultima, tuttavia, si deve porre come strumento per incrementare la conoscenza con lo scopo di informare i consumatori sulle potenzialità offerte dal ricco mondo lattiero-caseario artigianale.
Con queste premesse, nell’ambito del progetto SMAQ Minadùr per la tutela e la salvaguardia del formaggio storico è fondamentale studiare i comportamenti dei consumatori anche attraverso tecniche di neuromarketing al fine di definire i piani di comunicazione, promozione e marketing nonché il miglior packaging, logo e spot che incontri le preferenze dei consumatori e comunichi in modo efficace il valore aggiunto del prodotto. In occasione dell’evento Forme il Centro di Ricerca di Neuromarketing Behavior & Brain Lab dell’Università IULM di Milano presenterà i primi risultati di una ricerca condotta in collaborazione con il CNR e con l’Università di Pollenzo sul ruolo delle neuroscienze per la migliore e più efficace promozione dei prodotti caseari tipici e tradizionali.
Il formaggio nutre l’anima?
- 11:30
- Sala dei Giuristi, Piazza Vecchia
INTERVENGONO:
- Rev.do Mons. Giulio Ettore Dellavite
- Marco Pellegrini, Professore di Storia Moderna UNIBG e Divulgatore RAI
- Gianluca Gemmani, Coordinatore Didattico Master in Filosofia Culture ed Ecologie del Cibo di UNISR
- Alvaro Ravasio, Presidente Consorzio Tutela Strachítunt Valtaleggio
- Francesca Pagnoncelli Folcieri, Presidente Consorzio Moscato di Scanzo DOCG
Abstract
Attraverso il cibo passano sapori e sapere, ma anche gusti e storie, tanto da rendere non solo consumatori ma “consum-attori”. Infatti per indicare i legami più densi si usa il termine compagno, dal latino cum-panis, chi condivide il pane. Tra ciò che distingue gli uomini dagli animali c’è il cucinare: le bestie si nutrono, cacciano per trovare cibo, immagazzinizzano scorte alimentari ma non elaborano ingredienti per creare qualcosa di nuovo come gesto di premura, di incontro, di condivisione, di gusto. È un plus interpellante.
Per questo in tutte le culture o religioni o filosofie spirituali il cibo è segno della presenza del divino e mezzo di comunicazione con l’infinito, attribuendogli significati simbolici e valoriali con sfumature di senso dal superstizioso, al rituale, al sacramentale.
CREO-LAB – Turismo e industrie creative in Valle Brembana
- 14:00
- Sala dei Giuristi, Piazza Vecchia
INTERVENGONO:
Francesco Maroni, Presidente del Distretto del cibo di Bergamo, valli e laghi
Aldo Ruffini, Sindaco di Carona
Elena Riceputi, Direttrice VisitBrembo
Daniela Cavallo, project leader divisione marketing territoriale PG&W
Abstract
L’iniziativa nasce per informare e restituire al pubblico gli esiti del CREO-LAB Tourism and Creative Industries, nuovo percorso laboratoriale di ateneo che ha affrontato tematiche connesse alle industrie culturali e creative – fra cui l’enogastronomia – ed il turismo con l’obiettivo di sviluppare idee progettuali innovative, inclusive e sostenibili per la valorizzazione delle sinergie nel contesto della Valle Brembana.
Programma
14:00 – Saluti di benvenuto
Alberto Gottardi, Vice-presidente del progetto FORME
Giovanna Campopiano, Delegata del Rettore orientamento in uscita, tirocini e placement e CYFE, Università degli studi di Bergamo
14:15 – Processi di rigenerazione delle aree montane attraverso il connubio tra industrie culturali e creative e turismo, a cura di Federica Burini, Università degli Studi di Bergamo
14:30 – Idee imprenditoriali creative per le industrie culturali e il turismo in Valle Brembana
modera Andrea Pozzi, Università degli Studi di Bergamo
Intervengono gli studenti del Creo-Lab Tourism and Creative industries per presentare i loro progetti:
REVIVE – una escape room per far rivivere le contrade in via di abbandono
VOCI DELLA VALLE – narrare il passato e il presente dei saperi della Valle Brembana
ORME – Antichi percorsi e memorie per le esperienze montane
VALLEY’S COIN TRAIL – Una app contapassi per un’esperienza unica in Valle Brembana
15:10 – Tavola rotonda: il confronto con il territorio
Modera Federica Burini, Università degli Studi di Bergamo
"Le vie del latte": Presentazione "Primo Rapporto sul Turismo Caseario in Italia"
- 18:00
- Sala dei Giuristi, Piazza Vecchia
MODERA:
- Alberto Lupini, Direttore di Italia a Tavola
INTERVENGONO:
- Elena Carnevali, Sindaca Comune di Bergamo
- Roberta Garibaldi, Presidente Associazione Italiana Turismo Enogastronomico
- Antonio Auricchio, Presidente AFIDOP
- Cesare Baldrighi, Presidente Origin Italia
- Dominga Cotarella, Presidente Terranostra
- Igino Morini, Responsabile Promozione Territoriale Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano
- Francesco Maroni, Presidente Associazione The Cheese Valleys le Tre Signorie e di progetto FORME
- Alberto Gottardi, Vicepresidente Progetto FORME
Abstract
Marketing territoriale e Paesaggi Rurali
- 12:00
- Sala dei Giuristi, Piazza Vecchia
INTERVENGONO:
- Federico Massimo Ceschin, Presidente SIMTUR
- Riccardo Cuomo, Direttore BMTI – Borsa Merci Telematica Italiana
- José Luis Rhi-Sausi, Responsabile Forum PIME – IILA
- Alessandra de Seneen, Segretario Generale INSOR – Istituto Nazionale di Sociologia Rurale
- Claudio Cecchinelli, Responsabile Segretariato UNESCO Comune di Bergamo
- Daniela Cavallo, Responsabile Marketing Territoriale PG&W
Abstract
Il convegno è dedicato alle tematiche del marketing territoriale, come strumento di conoscenza, coesione e valorizzazione degli asset che concorrono a creare il valore di un territorio nel suo insieme, includendo in esso i beni materiali e immateriali, la storia, i saperi tradizionali, i prodotti tipici, le persone stesse che lo abitano e che ne plasmano lo sviluppo.
Un focus sarà dedicato all’istituzione del Registro Nazionale dei Paesaggi Rurali di Interesse Storico creato dal Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste e gestito in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale del Paesaggio Rurale, delle Pratiche Agricole e delle Conoscenze Tradizionali.
Di ulteriore interesse il confronto con modelli ed esperienze internazionali testimoniate dalla rete delle Città Creative Unesco, in particolare il cluster della Gastronomia, e dall’opera di IILA, Organizzazione Internazionale Italo-Latino Americana che promuove la cooperazione e l’interscambio tra l’Italia e tutti i Paesi dell’America Latina.
Come promuovere e valorizzare i prodotti caseari con le neuroscienze: il caso del formaggio Ol Minadùr
- 15:00
- Sala dei Giuristi, Piazza Vecchia
INTERVENGONO:
- Vincenzo Russo, Professore Ordinario di Psicologia dei Consumi e Neuromarketing IULM
- Andrea Colombo, AD di Cortilia
- Giovanna Prandini, Presidente ASCOVILO
- Fabio Bonzi, Sindaco Comune di Dossena
- Maria Cristina Crucitti, The Cheese Storyteller
Abstract
Come fanno i consumatori a scegliere un formaggio? Sia la letteratura scientifica che l’esperienza sul campo dimostra che la decisione di acquisto di un prodotto caseario in un negozio tipico, al supermercato, al ristorante o sul web, è, spesso, guidata da “scorciatoie”, ovvero da esperienze pregresse o da meccanismi di facilitazione della decisione, come per esempio la marca, il prezzo, la gradevolezza dell’etichetta, la forma o il colore del packaging.
Dagli anni Settanta in poi gli studi offerti dall’economia comportamentale e dalle neuroscienze hanno dimostrato che gli esseri umani, lungi dall’essere esclusivamente razionali, si lasciano guidare dalle dinamiche affettive nei processi decisionali, razionalizzando e giustificando con la ragione ciò che è stato in realtà scelto e preferito con l’emozione. Insomma “non siamo macchine pensanti che si emozionano, ma macchine emotive che pensano”. In questo panorama l’educazione del consumatore nei confronti di una categoria tanto particolare come quella dei formaggi tradizionali è piuttosto ridotta e la comunicazione nel settore caseario è ancora fragile e frammentata. Quest’ultima, tuttavia, si deve porre come strumento per incrementare la conoscenza con lo scopo di informare i consumatori sulle potenzialità offerte dal ricco mondo lattiero-caseario artigianale.
Con queste premesse, nell’ambito del progetto SMAQ Minadùr per la tutela e la salvaguardia del formaggio storico è fondamentale studiare i comportamenti dei consumatori anche attraverso tecniche di neuromarketing al fine di definire i piani di comunicazione, promozione e marketing nonché il miglior packaging, logo e spot che incontri le preferenze dei consumatori e comunichi in modo efficace il valore aggiunto del prodotto. In occasione dell’evento Forme il Centro di Ricerca di Neuromarketing Behavior & Brain Lab dell’Università IULM di Milano presenterà i primi risultati di una ricerca condotta in collaborazione con il CNR e con l’Università di Pollenzo sul ruolo delle neuroscienze per la migliore e più efficace promozione dei prodotti caseari tipici e tradizionali.
Il formaggio nutre l’anima?
- 11:30
- Sala dei Giuristi, Piazza Vecchia
INTERVENGONO:
- Rev.do Mons. Giulio Ettore Dellavite
- Marco Pellegrini, Professore di Storia Moderna UNIBG e Divulgatore RAI
- Gianluca Gemmani, Coordinatore Didattico Master in Filosofia Culture ed Ecologie del Cibo di UNISR
- Alvaro Ravasio, Presidente Consorzio Tutela Strachítunt Valtaleggio
- Francesca Pagnoncelli Folcieri, Presidente Consorzio Moscato di Scanzo DOCG
Abstract
Attraverso il cibo passano sapori e sapere, ma anche gusti e storie, tanto da rendere non solo consumatori ma “consum-attori”. Infatti per indicare i legami più densi si usa il termine compagno, dal latino cum-panis, chi condivide il pane. Tra ciò che distingue gli uomini dagli animali c’è il cucinare: le bestie si nutrono, cacciano per trovare cibo, immagazzinizzano scorte alimentari ma non elaborano ingredienti per creare qualcosa di nuovo come gesto di premura, di incontro, di condivisione, di gusto. È un plus interpellante.
Per questo in tutte le culture o religioni o filosofie spirituali il cibo è segno della presenza del divino e mezzo di comunicazione con l’infinito, attribuendogli significati simbolici e valoriali con sfumature di senso dal superstizioso, al rituale, al sacramentale.
CREO-LAB – Turismo e industrie creative in Valle Brembana
- 14:00
- Sala dei Giuristi, Piazza Vecchia
INTERVENGONO:
Francesco Maroni, Presidente del Distretto del cibo di Bergamo, valli e laghi
Aldo Ruffini, Sindaco di Carona
Elena Riceputi, Direttrice VisitBrembo
Daniela Cavallo, project leader divisione marketing territoriale PG&W
Abstract
L’iniziativa nasce per informare e restituire al pubblico gli esiti del CREO-LAB Tourism and Creative Industries, nuovo percorso laboratoriale di ateneo che ha affrontato tematiche connesse alle industrie culturali e creative – fra cui l’enogastronomia – ed il turismo con l’obiettivo di sviluppare idee progettuali innovative, inclusive e sostenibili per la valorizzazione delle sinergie nel contesto della Valle Brembana.
Programma
14:00 – Saluti di benvenuto
Alberto Gottardi, Vice-presidente del progetto FORME
Giovanna Campopiano, Delegata del Rettore orientamento in uscita, tirocini e placement e CYFE, Università degli studi di Bergamo
14:15 – Processi di rigenerazione delle aree montane attraverso il connubio tra industrie culturali e creative e turismo, a cura di Federica Burini, Università degli Studi di Bergamo
14:30 – Idee imprenditoriali creative per le industrie culturali e il turismo in Valle Brembana
modera Andrea Pozzi, Università degli Studi di Bergamo
Intervengono gli studenti del Creo-Lab Tourism and Creative industries per presentare i loro progetti:
REVIVE – una escape room per far rivivere le contrade in via di abbandono
VOCI DELLA VALLE – narrare il passato e il presente dei saperi della Valle Brembana
ORME – Antichi percorsi e memorie per le esperienze montane
VALLEY’S COIN TRAIL – Una app contapassi per un’esperienza unica in Valle Brembana
15:10 – Tavola rotonda: il confronto con il territorio
Modera Federica Burini, Università degli Studi di Bergamo
-
Sabato 19 Ottobre
Abstract
“L’inserimento di un paesaggio rurale fra gli obiettivi strategici delle politiche agricole nazionali, il mondo rurale si è riappropriato di qualcosa che gli appartiene da sempre ma che ora si pone come un elemento fondamentale dell’agricoltura italiana, evolvendosi da risultato dell’integrazione nello spazio e nel tempo di fattori economici, sociali e ambientali, a «risorsa complessa», di cui gli agricoltori sono i protagonisti ma che appartiene a tutto il Paese e, nel contempo, a ciascuna comunità locale.
Con questa visione, il Ministero delle Politiche agricole ha generato un registro nazionale dei paesaggi rurali di interesse storico, non inteso come mera opera di catalogazione a fini conservativi, ma un’azione integrata che intende coinvolgere la cittadinanza e le forze produttive, assieme gli apparati di tutela.
L’inserimento nell’elenco prevede un lavorio di ricerca e dossieraggio che può sicuramente essere utile al territorio per conoscere se stesso e lavorare sulla propria identità per una promozione strategica e mirata oltre ad avere la possibilità di sviluppare marchi d’area come brand identity. Parlarne con alcuni territori che già ne fanno parte, con il Presidente di Simtur che promuove questa iniziativa del Ministero e con Daniela Cavallo Territory Coach (PG&W) può essere utile e importante per il territorio bergamasco e non solo.”
Abstract
Ol Minadùr “Come fanno i consumatori a scegliere un formaggio? Sia la letteratura scientifica che l’esperienza sul campo dimostra che la decisione di acquisto di prodotto caseario in un negozio tipico, al supermercato, al ristorante o sul web, è, spesso, guidata da “scorciatoie”, ovvero da esperienze pregresse o da meccanismi di facilitazione della decisione, come per esempio la marca, il prezzo, la gradevolezza dell’etichetta, la forma o il colore del packaging.
Dagli anni Settanta in poi gli studi offerti dall’economia comportamentale e dalle neuroscienze hanno dimostrato che gli esseri umani, lungi dall’essere esclusivamente razionali, si lasciano guidare dalle dinamiche affettive nei processi decisionali, razionalizzando e giustificando con la ragione ciò che è stato in realtà scelto e preferito con l’emozione. Insomma “non siamo macchine pensanti che si emozionano, ma macchine emotive che pensano”. In questo panorama l’educazione del consumatore nei confronti di una categoria tanto particolare come quella dei formaggi tradizionali è piuttosto ridotta e la comunicazione nel settore caseario è ancora fragile e frammentata. Quest’ultima, tuttavia, si deve porre come strumento per incrementare la conoscenza con lo scopo di informare i consumatori sulle potenzialità offerte dal ricco mondo lattiero-caseario artigianale.
Con queste premesse, nell’ambito del progetto SMAQ Minadùr per la tutela e la salvaguardia del formaggio storico è fondamentale studiare i comportamenti dei consumatori anche attraverso tecniche di neuromarketing al fine di definire i piani di comunicazione, promozione e marketing nonché il miglior packaging, logo e spot che incontri le preferenze dei consumatori e comunichi in modo efficace il valore aggiunto del prodotto. In occasione dell’evento Forme il Centro di Ricerca di Neuromarketing Behavior & Brain Lab dell’Università IULM di Milano presenterà i primi risultati di una ricerca condotta in collaborazione con il CNR e con l’Università di Pollenzo sul ruolo delle neuroscienze per la migliore e più efficace promozione dei prodotti caseari tipici e tradizionali “
-
Domenica 20 Ottobre
Abstract
Attraverso il cibo passano sapori e sapere, ma anche gusti e storie, tanto da rendere non solo consumatori ma “consum-attori”. Infatti per indicare i legami più densi si usa il termine compagno, dal latino cum-panis, chi condivide il pane. Tra ciò che distingue gli uomini dagli animali c’è il cucinare: le bestie si nutrono, cacciano per trovare cibo, immagazzinizzano scorte alimentari ma non elaborano ingredienti per creare qualcosa di nuovo come gesto di premura, di incontro, di condivisione, di gusto. È un plus interpellante.
Per questo in tutte le culture o religioni o filosofie spirituali il cibo è segno della presenza del divino e mezzo di comunicazione con l’infinito, attribuendogli significati simbolici e valoriali con sfumature di senso dal superstizioso, al rituale, al sacramentale.
Abstract
L’iniziativa nasce per informare e restituire al pubblico gli esiti del CREO-LAB Tourism and Creative Industries, nuovo percorso laboratoriale di ateneo che ha affrontato tematiche connesse alle industrie culturali e creative – fra cui l’enogastronomia – ed il turismo con l’obiettivo di sviluppare idee progettuali innovative, inclusive e sostenibili per la valorizzazione delle sinergie nel contesto della Valle Brembana.
L’evento vedrà gli studenti e le studentesse protagoniste, presentando le quattro proposte realizzate:
REVIVE – una escape room per far rivivere le contrade in via di abbandono
VOCI DELLA VALLE – narrare il passato e il presente dei saperi della Valle Brembana
ORME – Antichi percorsi e memorie per le esperienze montane
VALLEY’S COIN TRAIL – Una app contapassi per un’esperienza unica in Valle Brembana
Seguirà una tavola rotonda con i rappresentanti del territorio per moderata dalla prof.ssa Federica Burini (referente scientifico del CREO-LAB Tourism and Creative Industries). Un momento importante per discutere degli esiti e approfondire progettualità future per la valorizzazione del binomio turismo ed industrie creative in Valle Brembana.